[ITALIANO] Intervista con Andrea della Barba assegnato con il secondo premio alla terza edizione del Eurhope


Andrea Dalla Barba è stato assegnato con il secondo premio alla terza edizione del Eurhope con il tema `porti del Mare´.



Il tuo lavoro trasmette la possibile separazione di una coppia , ma in questa storia è lui chi porta la valigia. Parlaci un po' di questa storia, del contenuto o l’illustrazione. Perché l'argomento ti ha suggerito questa illustrazione? Potresti anche spiegare com’è stato il processo di presentare il tuo lavoro al concorso?
È qualcosa comune per te presentarti nei concorsi o è stata una cosa sporadica? Cosa pensi dei concorsi? Pensi che ne valgano la pena?

La mia illustrazione non ha solo un significato.
Ho voluto realizzare qualcosa che esprimesse sensazioni diverse nello spettatore. Voi avete visto una possible separazione, un addio, c’è chi vede un possibile ritorno, un arrivederci, un viaggio di lavoro, una vacanza, la ragazza ha dimenticato la valigia o l’uomo ha perso la nave. Alcuni bambini hanno visto il deserto e non il mare. Tante altre interpretazioni, ognuno vedrà la propria.
Ritengo fondamentale partecipare ai concorsi, lo trovo stimolante e aiuta a migliorare. Si impara a rispettare un tema, a seguire dei tempi, si conoscono molti artisti e a volte capita di vincere!!

Ora il tuo lavoro sarà in mostra a Genova, San Benedetto del Tronto, Milano e Perugia, sarà la prima volta che avrai una exposizione in tanti luoghi o ne hai fatte diverse mostre prima?

Si è la prima volta che una mia illustrazione viaggia cosí tanto. Parlando di porti e navi è giusto che viaggi!
Sono stato selezionato a diversi concorsi tra cui uno a Milano e uno in Belgio

Sei alla Scuola Internazionale di Comics ma vorrei sapere, perché questa scuola e perché l'illustrazione o l'obra grafica per esprimersi?
Quali sono i principi di Andrea della Barba?
Come hai fatto per trovare i primi posti di lavoro, sono stati commissionati?

Sono diplomato al Liceo Artistico e tra pochi giorni finisco il terzo anno presso la Scuola Internazionale di Comics a Padova.
Ho scelto questa scuola perchè mi offriva una preparazione professionale verso il mondo dell’illustrazione.
É stata fondamentale per la mia crescita, ho vinto diversi concorsi grazie a un’ottima preparazione e i miei piccoli successi mi hanno portato ai miei primi contatti di lavoro. In questi giorni ho lavorato su delle illustrazioni per un magazíne austriaco.




Influenze plastiche? Che fumetti o romanzi grafici ti piaciono? In generale.
Purtroppo fumetti ne leggo gran pochi, mi limito a guardare le inquadrature, anatomia e colori. Tutto nasce da una passione verso Magritte successivamente alimentata da artisti attuali come: Shout(Alessandro Gottardo), Beppe Giacobbe, Emiliano Ponzi, Olimpia Zagnoli, Ale Giorgini, Riccardo Guasco, Maurizio Quarello, Noma Bar, Brian Rea, Edel Rodriguez.

Come è il processo di creazione in generale, dal momento in cui sorge l'idea fino al momento in cui si materializza. Quali sono le fasi? Fai anche bozze a mano, usi il computer, scansioni? Che programmi utilizzi per colorare o illustrare? Cosa preferisci record, linee sottili, texture di grandi dimensioni, maggiore importanza del colore, macchia di colore? Che colori usi di più?
Ho sempre usato le tecniche analogiche: olio, acrilico, tempera, acquerello, china ecc. Negli ultimi anni mi sono soffermato sull’acrilico e ora il tutto si mescola al digitale.
Le mie illustrazioni nascono su carta, adoro disegnare su foglio.
Poi per questioni di tempo passo tutto in digitale, tra scansioni e texture. Il digitale mi aiuta a gestire i colori e fare possibili modifiche. Non abbandonerò mai l’analogico, la matita i pennelli, i tubetti di colori, la carta sono insostituibili.


Come definiresti quello che fai? Il tuo lavoro è caratterizzato dall'impatto visuale ottenuto senza l'impiego di tanti elementi, si potrebbe dire che le illustrazioni sono minimaliste ma molto comunicative e piene di cariche di emotività a volte. Cosa diresti tu?
Trovo perfetta la vostra analisi. Significa che sono riuscito a trasmettere quello che volevo nel modo giusto. Sono in continua ricerca del minimalismo, dell’illustrazione concettuale. Cerco di raccontare più cose possibili usando pochi colori, poche linee, pochi elementi. Infatti la mia illustrazione sui “porti del mare” racconta molte cose, scatena emozioni con 3-4 elementi e pochissimi colori.

Tra altre cose anche fai graffiti, da quando? Raccontaci un po ' l'utilizzazione dello spray.
Come tecnica ho voluto sperimentare anche lo spray, mi mancava!!
Ho iniziato ad usarlo 2-3 anni fa, in poco tempo puoi coprire grandi superfici e stupire le persone. Usare una bomboletta spray non è semplice, è abbastanza costoso e gli spazzi (i muri) non sono sempre disponibili. In ogni caso trovo affascinante questa tecnica e il mondo dei writers.


Hai anche dipinto un autobus, giusto? Come è nato questo progetto? È stato un progetto individuale o di gruppo?
L’autobus non era reale. É stato realizzato un enorme autobús Hippie per Carnevale. Un gruppo straordinario di ragazzi ha realizzato l’autobus in cartapesta e io l’ho colorato a spray.

Fai anche delle piccole sculture e le dipingi, vero? Come hai cominciato questo? 
Questo è stato un piccolo episodio. Sono stato invitato alla Toy Night di Treviso durante il Treviso Comic Book Festival, tra grandi illustratori dove ognuno colorava un piccolo Toy. Spero di ripetere l’esperienza, è stato fantastico.

Come vedi il mondo dell'illustrazione in Italia oggi? Hai mai considerato l’idea di lasciare l'Italia per andare a lavorare a l’estero come illustratore o pensi che avrai delle oportunità di lavoro in Italia?
In italia il mondo dell’illustrazione sembra esplodere in questi ultimi anni. Vi consiglio di seguire ILLUSTRI , loro stanno dando grande importanza all’illustrazione in italia. Il mio sogno è quello di trasferirmi a Parigi, purtroppo è molto costoso ma spero di realizzare questo sogno e lavorare come illustratore.



Cosa preferisci il lavoro individuale o in gruppo? Potresti spiegare perché?
Mi trovo molto bene nell’individuale. Mi concentro di più, ho i miei tempi e le miei idee. Ma se c’è la possibilità, non rifiuto una collaborazione di gruppo, anzi, è importante lavorare in gruppo.

Che progetti avete in mente per l'immediato futuro?
Come ho detto prima, mi piacerebbe trasferirmi a Parigi. Spero di trovare altre collaborazioni tra case editrici e magazíne. Intanto partecipo a vari concorsi ed eventi.

Per concludere, quale sarebbe il tuo consiglio per i nuovi illustratori ?
É difficile dare un consiglio. Ho 23 anni e io sono un giovane illustratore. Il consiglio è quello che do a me stesso: Insistere e non mollare mai, conoscere più gente possible, ammirare i grandi illustratori e non smettere mai di disegnare.

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